Ha origini molto antiche ed i primi insediamenti ebbero luogo sulle sponde del Rio Lora (in vicinanza dell’attuale San Rocco), ma il più significativo avvenne nel 1831 in località Campo dei Soldati di Ganaghello; durante il lavoro nel campo venne alla luce un rozzo vaso di creta, grande come una pentola, ripieno di monete consolari romane d’argento conservate perfettamente. Le monete risalivano al 600-700 del periodo romano e furono nascoste non prima della dittatura di Giulio Cesare, nel 46 a.C.. Grazie al pretore di Castel San Giovanni e della proprietaria del campo, 43 di quelle monete furono donate al Museo Ducale di Parma dove si trovano ancora oggi. La strada Postumia o Romea si trovava vicino al porto romano di Parpanese e divenne presto una località importante. Castel San Giovanni fu vittima, nei secoli, di saccheggi e distruzioni, derivanti dagli eventi storici. Il torrente Bardoneggio fu un motivo di scontento per la città in quanto la fece involontariamente partecipare alle lunghe guerre tra Piacenza e Pavia, mentre, in tempo di pace, le offrì grandi vantaggi economici per il traffico di merci che dal Porto di Genova entravano nel Ducato attraverso la dogana di Bardoneggio. Nel 1290 Alberto Scoto, signore di Piacenza, fece costruire presso Olubra un borgo murato a forma quadrangolare di circa 120.000 mq.. Le mura, circondate all’esterno da un grande fossato difensivo, erano lunghe circa 1.300 mt.. Sorgeva così la Rocca, a forma quadrata con ponti levatoi. La strada Romea, l’attuale corso Matteotti, attraversava il borgo fortificato ed era chiuso dalla porta piacentina e dalla porta pavese. Nel secolo XIV venne costruita la chiesa Collegiata, unica costruzione rimasta dalle antiche vestigia; le mura, la Rocca e le porte furono completamente demolite tra il 1820 e il 1830.
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