Piccolo centro della Val Chero, presenta all'entrata del paese un interessantissimo sito storico.
Il paese di Gropparello probabilmente deve il suo nome al termine celtico "Grop", che indica una sorta di ostacolo naturale, di tipo roccioso: ed infatti posto a strapiombo sul torrente Vezzeno vi è il sito più importante di Gropparello, una fortificazione caratterizzata da un aspetto molto ristretto ed inglobato in un perimetro tutt'altro che ampio, irregolare ma con una forte predisposizione a chiudersi su se stesso in caso di pericolo. Praticamente, chiuso il ponte levatoio, a tutt'oggi funzionante, la rocca diventava inespugnabile.
Il castello di Gropparello, anticamente chiamato rocca di Cagnano, fu edificato intorno al IX secolo ed, ancor oggi, la sua struttura e l'atmosfera che vi si respira riporta alla lontana epoca medioevale, caratterizzata da dame e cavalieri, lunghe battaglie ed assedi interminabili, ed imperniata, come tutti i castelli che si rispettano, dalla leggenda del fantasma di Rosania, una donna uccisa dal marito.
Attorno alla rocca si stende placido un grande parco, con sentieri alberati e prati, ed anch'esso è reso parte integrante della visita, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli. E' nato qui, infatti, il primo parco emotivo in Italia e, quello che in altri castelli è un bel giro turistico, diventa in questo luogo un'avventura a pieno titolo, un'esperienza a livello personale.
Uno degli aspetti più interessanti è però la creazione del Parco delle Fiabe, all'interno del rigoglioso giardino di pertinenza del Castello, creato come il primo parco emotivo in Italia. In pratica i bambini in visita al parco, accompagnati da una guida, hanno l'occasione di vivere un' esperienza interattiva fuori dal tempo incontrando, in una scenografia fedelmente medievale, una serie di personaggi fantastici, dagli elfi ai druidi.
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